La realizzazione di un piercing comporta la perforazione della pelle e quindi una ferita aperta che può portare all’introduzione di nuovi elementi nell’organismo.
Se non viene eseguito e gestito correttamente, il piercing può provocare non solo fastidi e lievi dolori, ma anche possibili infezioni causate da:
- Procedura di foratura errata
- Non rispetto delle adeguate condizioni igienico-sanitarie
- Erronee o mancanti cure post piercing
Queste infezioni batteriche si manifestano tramite la fuoriuscita di un liquido giallastro (pus) dalla ferita accompagnato da gonfiore, rossore, dolore e calore.
Tuttavia, se non sono presenti tutte queste caratteristiche allora non si tratta di un’infezione ma una semplice infiammazione.
Infatti, l’infezione non è da confondere con il normale processo di guarigione: durante questo periodo è possibile che si verifichi la fuoriuscita di liquido dal piercing (secrezione linfatica). Questo non significa che ci siano complicazioni, ma indica la fase di guarigione corretta del piercing.
Come prevenire l’infezione da piercing
Anche se l’infezione è una complicazione comune legata ai piercing, questo non significa che non si possa evitare.
Anzi, è possibile prevenirla in modo efficace con alcune regole da seguire:
- Rivolgersi ad un Piercer professionista
- Utilizzare strumenti sterili monouso
- Scegliere gioielli di qualità certificata
- Seguire le regole di cura post piercing
Prevenzione dell’infezione da piercing: rivolgersi ad un Piercer professionista
La regola fondamentale per evitare la comparsa di un’infezione da piercing è affidarsi esclusivamente a Piercer esperti e specializzati.
Ciò significa rivolgersi a figure in possesso della Certificazione Regionale che attesta il percorso professionale svolto e che operano in Studi autorizzati all’esercizio delle attività di piercing.
Questo garantisce non solo di ottenere la consulenza necessaria pre-piercing, il rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie essenziali e l’utilizzo degli strumenti giusti durante ogni fase, ma anche di ricevere consigli e suggerimenti utili post esecuzione.
Utilizzare strumenti sterili monouso per scongiurare l’infezione da piercing
Un altro aspetto importante nell’esecuzione di un piercing sicuro riguarda gli “strumenti da lavoro” utilizzati dal piercer.
Aghi, pinze e guanti devono essere rigorosamente monouso, quindi utilizzati per ogni singolo cliente una sola volta (estratti da confezioni sigillate aperte sul momento).
Inoltre, devono essere sterilizzati in autoclave (processo che, tramite alte temperature, permette di pulire correttamente e a fondo).
Questo permette di così di evitare di trasmissione di patogeni e previene le infezioni durante il processo di piercing.
Infezione da piercing: scegliere gioielli di qualità certificata
Quando si parla di Piercing è importante sapere che la qualità del gioiello è fondamentale per la cura del foro e per la sua stabilità nel tempo, ma anche per evitare il rischio di infezione.
Buona norma è sempre scegliere, tra quelli disponibili sul mercato, solo i materiali considerati validi e sicuri per i fori freschi, che non contengono cioè agenti e sostanze allergeniche (quali ad esempio il nichel).
Il gioiello sbagliato non solo può portare al rallentamento o blocco della guarigione, ma anche provocare allergie, annerimento della pelle, prurito, gonfiore e infezione. Il materiale ideale è il Titanio, 100% compatibile con il corpo umano.
In ogni caso, è consigliato scegliere sempre gioielli conformi a standard e normative specifiche, così da avere la totale garanzia di qualità e sicurezza.
Seguire le regole di cura post piercing per evitare l’infezione da piercing
Seguire le regole di cura post piercing è un altro aspetto essenziale per prevenire l’infezione e favorire una guarigione rapida e senza complicazioni.
Tra i consigli più utili per ogni tipologia di piercing, ci sono:
- evitare colpi o traumi sul gioiello ed evitare di toccare, muovere, grattare e spingere il gioiello appena fatto sia nella fase di guarigione che una volta guarito
- pulire il piercing un paio di volte al giorno e non toccarlo mai con le mani sporche
- non immergere il piercing in acqua (mare, piscina, terme, saune ecc.)
- non dormire sul piercing durante i primi giorni post foro
- se il piercing è sul corpo, evitare di indossare abiti troppo stretti che possono strofinare contro il piercing e causare irritazione
- evitare il contatto con sostanze irritanti
Come trattare l’infezione da piercing in caso di insorgenza
Se dopo il piercing o nei giorni successivi si dovesse verificare arrossamento, gonfiore, dolore e secrezione di pus intorno al gioiello, la prima cosa da fare è rivolgersi immediatamente al piercer che ha svolto il lavoro.
Questi rappresentano infatti i segni comuni di un’infezione, ma possono anche solo essere piccole complicazioni normali nella fase di guarigione della ferita aperta.
Il piercer, analizzando la zona, può confermare o meno l’infezione e da cosa è stata provocata (quindi agire in tempo è fondamentale), e potrà consigliarvi come muoverli affinché si possa risolvere la situazione il prima possibile.
In ogni caso, è da evitare la rimozione del piercing, in quanto il pus potrebbe defluire e formare un ascesso. La cura solitamente prevede farmaci da applicare direttamente sulla pelle o, in casi più gravi, la somministrazione di antibiotici per bocca.
Come diventare piercer professionista con MTS
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Si tratta di un percorso formativo completo che permette di diventare piercer professionista e:
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- avere padronanza di tutti gli strumenti fondamentali per potersi inserire nel mercato del lavoro
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